Prima di tutto per una questione estetica. I capelli sono uno degli elementi fondamentali dell’aspetto di un individuo.
Ma oltre all’aspetto estetico c’è da considerare anche quello psicologico: a volte la perdita dei capelli può causare anche problemi sotto questo punto di vista. Ci si sente meno sicuri di sè e ciò può incidere sulla personalità. Riacquistare la propria chioma vuol dire anche riacquistare la propria fiducia e aumentare l’autostima.
Non c’è un periodo preciso per stabilire se fare il trapianto o meno, la decisione è soggettiva e spetta solo al paziente.
Gli strumenti utilizzati in sala operatoria sono:
Dipende molto dalla situazione di partenza. Dopo il trapianto si possono effettuare delle visite a distanza totalmente gratuite con l’invio di foto al medico.
Per le prime 2/3 settimane si noteranno delle piccole croste sulla zona soggetta al trapianto e un rossore sulla zona donatrice. Una volta passate le 3 settimane non ci sarà alcun segno o traccia del trapianto, se non la ricrescita naturale del capello.
Ci sono delle piccole accortezze da seguire ma nulla di troppo complicato:
Appena terminato l’intervento il paziente può già rientrare in hotel, non c’è un tempo di recupero. In genere la clinica offre anche una cena fuori al paziente, perciò la permanenza in clinica post operazione è praticamente nulla.
Se si tirano subito dopo il trapianto potrebbero cadere. È per questo motivo che, soprattutto all’inizio, bisogna fare molta attenzione, ma una volta che il bulbo ha attecchito non si avrà più alcun problema di caduta.
La visita preliminare è il primo passo, è possibile inviare le foto utilizzando la sezione dedicata di Richiesta consulenza. Il medico esprimerà un parere in base alle foto e stabilirà se il paziente è un candidato per il trapianto o meno, in caso affermativo darà anche una stima del numero di bulbi. Una volta in studio, il medico visiterà il paziente da vicino disegnando la linea di attaccatura preferita (hairline).
Basta inviare le foto attraverso la sezione dedicata di Richiesta consulenza.
In genere ci si attesta intorno ai 35/40 bulbi per cm quadrato, ma ovviamente è una stima molto generica.
Il numero di bulbi esatto verrà stabilito durante la visita, anche in base al colore e consistenza del capello.
No assolutamente, si tratta solo di credenza popolare.
I capelli trapiantati all’inizio ricadono quasi tutti, mentre il bulbo resta all’interno del solco e comincia a rigenerare il capello. I primi segni della ricrescita si intravedono dopo 2/3 mesi . I capelli col passare del tempo si rinfoltiscono sempre di più sino a raggiungere l’obiettivo finale dopo 8/10 mesi.
E’ indifferente, ognuno può portarli come preferisce.
Anche qui dipende dai punti di vista. Si può fare anche durante la caduta, il medico rimpiazzerà le zone di calvizie, rinfoltirà le zone a bassa densità e darà al paziente delle cure di mantenimento per i capelli pre esistenti.
Non esiste ancora alcun farmaco che consenta la ricrescita dei capelli, un bulbo atrofizzato non produce più capello. L’unico effetto che si può avere dai medicinali assunti per uso orale e/o topico è lo stop alla caduta dei capelli pre esistenti.
Nessun rischio, semplicemente il paziente dovrebbe seguire le cure del medico per non far progredire la calvizie dei capelli NON interessati dal trapianto.
Si parla di circa 15 anni, ma in realtà i tempi potrebbero essere molto più lunghi. Si tratta dei cosiddetti “capelli della memoria”! Quindi la durata a volte è eterna.
Certo, basta fornirci il vostro indirizzo e mail, vi invieremo tutte le foto possibili.
Si può eventualmente anche intervenire gradualmente.
Si, è possibile, a volte si può anche evitare di rasare tutti i capelli se la zona ricevente è limitata.
Certo, il medico, in presenza del nostro traduttore, stabilirà assieme al paziente l’attaccatura migliore.
No, il trapianto si può effettuare dai 22 anni in poi, chiaramente il paziente che soffre di calvizie androgenetica darà un’attenzione maggiore alle cure post operazione.
Non esiste una ricrescita naturale, la calvizie può solo aumentare e non regredire.
Esiste ma è veramente bassa. I bulbi provengono dallo stesso soggetto quindi si potrebbe verificare qualche caso sporadico. In questo caso la clinica fornisce la garanzia per poter effettuare il trapianto più tutto il trattamento gratuitamente.
Il tutto avviene in una clinica privata.
Con la tecnica FUE non esiste alcun segno ed alcun punto , né tanto meno una striscia di pelle prelevata.
Assolutamente no, all’inizio tutti i capelli trapiantati cadono per poi ricrescere.